giovedì 19 novembre 2009

Recensione: Pioggia di demoni - Dampyr 116




Pioggia di demoni
Dampyr N. 116

Novembre 2009


Soggetto e sceneggiatura:
Mauro Boselli

Disegni:
Luca Rossi








Sinossi
Un bambino trascorre la sua fanciullezza in un allegrissimo orfanotrofio, dove impara a sezionare cervelli, a non chinarsi per raccogliere saponette durante la doccia e a resistere ai terribili esperimenti a cui è sottoposto, fra cui mangiare cereali all'uranio impoverito e guardare la puntata quotidiana di Amici senza poter prendere a calci il televisore dopo cinque secondi.

Nonostante la lieta esperienza, decide di scappare la volta che il direttore gli ebbe ciulato tutte le sue copie di Topolino e di GQ, lasciandolo solo con i suoi onanistici pensieri. Fortunatamente, nella prima classe di una carrozza Trenitalia, si siede sul pagliericcio accanto al cugino scapestrato di Diabolik, che gli offre il suo campionario da vendere in giro.

Il tizio diventa così venditore di parafulmini, ma si accorge presto che non riuscirà mai a guadagnarci una lira, visto che, conciati come sono, sembrano usciti dal Giudizio Universale di Hieronymus Bosch. Intuendo che con un simile orrore in casa, qualunque fulmine di buon gusto ridurrebbe qualsiasi edificio in cenere, decide di tornare dal suo orfanotrofio abbandonato per raderlo al suolo definitivamente.
Nel frattempo, giusto per compiere un po' di distruzione insensata, regala i parafulmini in giro, compiendo così un'opera buona, visto che i beneficiari saranno un fratello e una sorella impegnati in un rapporto incestuoso, un vecchio porcone con sette mogli (le quali, non essendo lui Richard Gere, sono dei catorci ambulanti frigidi tranne un paio), un albergatore che non si faceva mai i cazzi suoi e un elettore della Lega.

Arrivato nell'orfanotrofio, si confronta con l'ormai centenario direttore: lo scontro sembra volgere al peggio, ma il nostro riesce ad avere la meglio mostrando al vegliardo la bolletta della luce (mai pagata) dell'orfanotrofio, che grazie all'assiduo uso dell'elettroshock per 36 ore al giorno aveva ormai superato il debito pubblico italiano.


Se vi state chiedendo cosa facesse Harlan, il protagonista, la risposta è: niente, occupato com'era a respingere le velate proposte indecenti di una zittellona incallita, che sarà pure ringiovanita grazie ad un incantesimo vudù, ma sempre zittellona rimane.


La lezione di vita  
In un fumetto horror, quando qualcuno sfodera un sorriso a centoventisei denti, non lo fa perchè è felice. Corri da un esorcista.


Disclaimer per le anime semplici: Ovviamente quella che avete letto non è la vera trama del fumetto, ma solo una libera interpretazione personale attraverso le lenti della mia mente bacata. Se non l'avevate capito, andate anche voi a togliere parafulmini durante un temporale.




5 commenti:

  1. giuro che se fosse stata la vera trama, già mi vedevi impegnato in una nevrastenica e folle ricerca del volume in questione. non avrei manco fatto in tempo per commentarti che mi mettevo già a letto con gli occhi sbarrati a contare l'inevitabile e infinito incedere dei secondi della lancetta d'orologio. Orologio che, peraltro, è digitale.
    (basta un leghista è tutto assume una veste nuova)

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  2. Volevo leggere Dampyr, prima o poi, ma preferisco seguirlo tramite le tue recensioni.

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  3. Anch'io come Sciuscia. Però non mi trovo d'accordo sul fatto della zitellona incallita: se è magicamente ringiovanita, avrà tutta la frustrazione ed i desideri pruriginosi accumulati in una vita di zitelleria, nel corpo di una giovincella, con in più qualche giochetto vudù da sfoggiare nei momenti più opportuni. Non mi sembra questa catastrofe.

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  4. Lu, hai perfettamente ragione, se non fosse che Harlan è una fontana ambulante di feromoni e naturalmente deve avere solo il meglio del meglio sulla piazza.

    A dire il vero, la verità più profonda è questa: da tempo il cuore del nostro eroe batte, ricambiato, per un'altra, una ragazza speciale, con dei bellissimi capelli biondi come il grano.
    E dalla personalità schizofrenica.
    E con un metabolismo accelerato che l'ha fatta passare a sua insaputa da 2 (due) anni a 22 (ventidue) in qualche mese.
    E serial killer.
    E seguace di un demone.
    E notevole estimatrice della carne umana.

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  5. Ah, vedi. E' da troppi anni che non leggo Dampyr e mi ero perso o dimenticato questo suo aspetto romantico...

    Solo il meglio del meglio sulla piazza, appunto.

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Se hai qualcosa di abbastanza puerile, faceto e privo di senso da dire, accomodati.