sabato 31 ottobre 2009

Democrazia Del Basso



(Questa è la Del Basso. La protuberanza a sinistra si chiama Demo, quella a destra Crazia)


Ciclicamente capita di osservare che all'interno di una comunità sociale vada di moda un particolare oggetto o canzone, che puntualmente dopo pochi anni finisce nel tritarifiuti per fare spazio alla prossima geniale trovata dell'esperto di marketing di turno: ieri i bambini giocavano con quello sgorbio giallo dei Pokemon che ha creato una intera generazione di idioti saltellanti al suono di pika-pikaciù, oggi vanno di moda i Gormiti (il tizio che ha inventato il fantastico nome si trova nella sala torture della Giochi Preziosi); ieri i discotecari morti di figa si facevano di ecstasy al suono di Asereje, oggi non lo so, ma deve fare parecchio schifo lo stesso, visto che le mie casse si sono liquefatte alle prime due note.

Il fenomeno non poteva ovviamente restare limitato a mocciosi e tamarri da discoteca, perciò si è esteso a tutta la popolazione, e quel che è peggio, si è esteso a quegli ambiti che occupano una importanza fondamentale nella società, come la politica, la cultura e la gnocca.

Invece di parlare del terzo argomento (dai, oggidì tutti sanno cos'è Youporn), preferisco ripiegare sulla nuova moda sociopolitica che sta spopolando in questi ultimi anni: la Democrazia Del Basso.

(Sì, forse Youporn era più interessante, ma ormai è troppo tardi per tirarsi indietro, e inoltre il Nuovo Ordine Mondiale mi paga per questo.)

La Democrazia Del Basso è chiaramente ispirata dalla pettoruta partecipante al Grande Fratello, ma per problemi di copyright gli ideatori ne cambiarono il nome in Democrazia dal basso; i forzaitalioti pensarono fosse un omaggio a Silvio (anche se stigmatizzarono l'allusione all'altezza), tutti gli altri ritennero, a torto o a ragione, che fosse un'allusione a quella parte anatomica femminile che si trova sotto l'ombelico (no, non sono le ginocchia). 

Il vero Democratico Del Basso (DDB d'ora in poi), ha le idee molto chiare sulla società, che riassume in pochi, semplici punti:

1) L'unico politico buono è quello morto. Alcuni psicologi si sono basati su dati statistici per asserire che tale affermazione si basa su una latente sindrome di necrofilia.

2) Chiunque è in grado di fare qualsiasi cosa, da gestire la centrale nucleare piazzata sotto il culo che rischia di fare bum ogni due nanosecondi, a risolvere l'equazione a diciottomila incognite che ha fatto regredire i matematici che hanno tentato di risolverla al rango di uno scimpanzè.
Basta non essere condannati in via definitiva.

Il DDB non si riunisce in un luogo fisico, ma su internet; questo perchè la rete è libera e perchè affittare una sede puzza troppo di politica; in realtà i soldi per la sezione erano già stati raccolti, ma sono stati tutti spesi nella grande sbronza organizzata per festeggiarne l'apertura.

Come in ogni movimento organizzato che si rispetti, i DDB sono suddivisi in una scala gerarchica, ma che è comprensibile solo agli adepti: ogni DDB infatti ha l'obbligo di tenere un blog, e i gradi corrispondono ai bannerini presenti nella barra laterale. Un DDB con il solo banner del free blogger è probabilmente un soldato semplice; chi ha anche il "salva il tuo conto corrente che hai dimenticato persino che esista e che la banca si sta mangiando a poco a poco dallo stato" e il "non paghiamo il canone rai e il conto del calzolaio" è probabilmente un sergente maggiore o un capitano; chi azzarda anche il "salviamo le foche monache dall'uomo cattivo e puzzone" è senza dubbio una della Guide Spirituali della comunità.

Per il resto, generalmente i blog degli adepti funzionano da cassa di risonanza del pensiero della Guida Suprema: la velina di saggezza quotidiana va copiata e incollata, mentre i commenti che non si limitino a "grandissimo!", "perfettamente d'accordo" o "faje il culo" sono riservati ai DDB di rango più elevato, che possono anche pubblicare altri post che siano in armonia con il pensiero della Guida Suprema.

I DDB sono molto conosciuti all'interno della rete. I moderatori di forum e siti di opinione provano un sacro terrore alla loro vista, in quanto sanno che se sono in pausa pranzo e non fanno a tempo ad approvare i loro commenti entro due picosecondi dalla loro stesura, nel giro di un minuto verranno sommersi da quattrocentododicimila e-mail di protesta che gridano alla censura (più qualche migliaio di chiamate telefoniche sul cellulare, complice un DDB che ha scovato chissà dove il loro numero).  La situazione si risolve di solito nell'arco delle 72 ore, quando finalmente, destreggiandosi tra telefonate minatorie e e-mail di insulti, riescono ad approvare tutti i commenti rimasti in coda. A quel punto, i DDB segnano un punto a loro favore sul tabellone e si abbandonano ad entusiastiche esclamazioni al suono di "la rete trionfa!".

Essendo i blog dei DDB formalmente pubblici, è possibile che per argomenti di interesse generale (vedi caso Biowashball) qualche utente esterno osi esprimere un commento di approvazione non sufficientemente entusiastico, se non apertamente critico. Poichè il DDB è stato soggetto ad una operazione che gli impedisce di interiorizzare il concetto di "critica motivata", il suddetto esterno viene bollato come (in ordine di gravità):

- Agente venusiano in incognito con il compito di soggiogare tutti i terrestri e trasformare il nostro azzurro pianeta in una miniera di sale a cielo aperto.
- Commentatore prezzolato afferente a una delle seguenti istituzioni (a seconda del contesto): Nuovo Ordine Mondiale, CIA, FBI, multinazionali, partiti politici, Chiesa, Mediaset, RAI e circolo bocciofilo di Carugate Sotto.
- Asservito ai partiti, di qualunque tipo, genere e specie. Rientra in questa categoria chiunque abbia espresso il proprio voto negli ultimi vent'anni (fosse anche l'assemblea di condominio) e non abbia rotto i coglioni agli scrutatori chiedendo che fosse messo a verbale l'annullamento della scheda a mo' di protesta.
- Rimbambito da visione di, nell'ordine: TG di regime, Porta a Porta, Grande Fratello, Buona Domenica. Segue l'immancabile invito a "spegnere la tv" e a "informarsi" (allegando di solito quindicimila link al sito della Guida Suprema).

In ogni caso, a prescindere dall'argomento del post, ogni commentatore non estremamente critico nei confronti delle istituzioni (consiglio di zona compreso) viene bollato in una di queste categorie.

L'invettiva contro il bersaglio di turno viene rincarata dallo sbeffeggio, frutto degli anni di frequentazione dell'asilo e, in età adulta, della visione del Bagaglino: un politico/rappresentante delle istituzioni/intellettuale di due metri e venti in carrozzina sarà ribattezzato rotopertica; uno basso che fuma sei pacchetti di Marlboro al giorno, tappo a smog.

Può capitare, infine, che i DDB, una volta accortisi dell'esistenza di un mondo reale al di là della rete, si rendano movimento politico. Il programma di solito presenta una serie di punti, fra cui comunemente spiccano i seguenti:
- Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati
- Sussidio di disoccupazione garantito
- Copertura dell'intero Paese con la banda larga
- Eliminazione degli inceneritori
- Un milione di posti di lavoro
- Più figa per tutti
- Volemose bene

E, in fondo, il nome Democrazia Del Basso viene da questo: ha un paio di solidi argomenti, ma ricorda che, stringi, stringi, alla fine stai toccando solo silicone.


Postfazione quasi seria: Il desiderio impellente di scrivere un post sulla Democrazia Del Basso c'era da tempo, ma la decisione definitiva è sopravvenuta quando ho partecipato al presidio di Milano del 3 ottobre sulla libertà di informazione. Gli organizzatori, che con tanta buona volontà hanno preparato l'evento, avevano allestito un piccolo esperimento "dal basso" per ribadire la libertà di pensiero e di opinione: chiunque avesse qualcosa da dire era libero di salire sul palco e prendere la parola.
Probabilmente non si aspettavano che, dopo una serie di interventi "normali", un tizio iniziasse a lanciare strali contro il Corriere della Sera, reo di non fare scrivere un genio  incompreso come lui, a lamentarsi dello Stato cattivo e puzzone, e dei tribunali che non gli davano ascolto (aveva una quindicina di cause condominiali sul groppone. Poveri vicini!). 
Non ce l'ho fatta a resistere, me ne sono andato col morale sotto le scarpe. Se questa è la democrazia dal basso, datemi un ascensore, per favore.




9 commenti:

  1. Tutte queste ignobili critiche contro la DDB, unica vera forma di democrazia al di sotto della vita, mi lasciano indifferente... Tanto ho capito che sei un agente venusiano al soldo della disinformazione giudoplutomassonica quando hai affermato che le ginocchia non si trovano sotto l'ombelico.

    RispondiElimina
  2. Post F-A-N-T-A-S-T-I-C-O.

    Che tra l'altro condivido nel merito.

    RispondiElimina
  3. le tue doti sociologiche mi colpiscono tanto quanto la tua arguzia: parlare di democrazia e sbattere un paio di grosse tette siliconate davanti al monitor soddisfa appieno almeno due target di persone: fruitori di blog e frequentatori di youporn... non ti dico chi incorpora entrambe le cose!! (ogni riferimento è da considerarsi puramente casuale)

    RispondiElimina
  4. HollerJack, sulla sociologia diciamo che sono un autodidatta: sapessi quante cose si imparano in un supermercato la domenica mattina.

    Per la gnocca all'inizio del post, ho avuto buoni insegnanti, che ora stanno tutti sulla lista dei miei preferiti.

    RispondiElimina
  5. Tsé, patetico tentativo di ghermire consenso tramite l'apposizione di gnocca nel blog.

    RispondiElimina
  6. mi sa che normal kombat seguirà a ruota questa tendenza. beato tu che c'hai Marshall McLuhan che lavora alla cassa del blog.

    @ Sciuscia: ho letto ora il commento di sciuscia... na chi ha parlato di critica alle foto di gnocca??!

    RispondiElimina
  7. Ti segnalo anche questa:

    http://misuraunica.blogspot.com/2009/07/la-saga-del-grillo-terza-ed-ultima.html

    Collaborato con fondamentalisti grillini e sottoscrivo appieno, per altro pare che quelli duri&puri siano spugne di luoghi comuni e leggende metropolitane come manco nella più bieca parodia di loro...

    RispondiElimina
  8. @Third Eye: Letto. Interessante la descrizione della Casaleggio. Per quanto riguarda l'argomento grillismo, beh, come tutte le religioni/ideologie/correnti i più esaltati e fanatici sono i peggiori; poi c'è anche brava gente, magari politicamente ingenua, ma sempre brava gente.

    RispondiElimina

Se hai qualcosa di abbastanza puerile, faceto e privo di senso da dire, accomodati.