giovedì 29 maggio 2008

Chi non risika.... rosica (Tragedia in due atti) - ATTO I




PROLOGO - SAI COM'E', SIAMO INTELLETTUALI...

Premessa.
Non sono solito pasteggiare a champagne e caviale.
Non vivo relegato in un bunker a leggermi per la duemilionesima volta "La critica della ragion pura" di Kant.
Il mio film preferito non è un bianco e nero in lingua originale del 1923 realizzato da un russo misconosciuto dal nome incomprensibile.
L'unico rapporto che ho con i "salotti bene" è quando i custodi mi cacciano a pedate.
Non ho il monocolo all'occhio, non parlo con la "v" al posto della "r" e non cammino con un bastone di mogano raffinatamente intagliato.
Allora...

Perché quando dico che non ho mai visto più di cinque minuti del Grande Fratello la prima percezione che passa all'uditorio è che mi atteggi a intellettuale snob fuori dal mondo e non che lo ritenga interessante come una cacca di mucca secca sugli alpeggi?


SCENA I - FACEVO MEGLIO A SEGARMI I TESTICOLI


Serata con gli amici. In programma una partita a Risiko.
Entro a casa del mio amico, pregustando con un ghigno la vicina mattanza di carrarmatini.
Un nanosecondo dopo, lo stesso che quel pomeriggio mi aveva proposto "Dai, porta il risiko che ci facciamo una partita", ora spaparanzato sul divano con gli occhi impiantati sulla tele, mi apostrofa in tono distratto:
"Butta via 'sta merda, che c'è la finale del Grande Fratello".

La mia massa cerebrale lancia un ululato che rimbomba nella calotta cranica.
Uno scontro titanico ha luogo nella mia Psiche; il vincitore disporrà della mia prossima mossa.
"VIA-DI-QUA!". Pensa Io.
"Avrei dovuto guardare la guida TV". Penso io.
"Ormai è troppo tardi per andarsene" Pensa Super Io, sbaragliando la concorrenza.

Dannata psicologia.

Mi accascio sul divano con la vitalità di uno zombie e cerco qualche genere di conforto. Una bottiglia di Sambuca mezza piena si para davanti a me, suscitando lo stesso effetto di una modella nuda ad un marinaio in viaggio da sei mesi al suo primo periodo di licenza. Vieni qui, bella.

Essendo ufficialmente agli arresti domiciliari, lancio per disperazione un'occhiata alla tv: sono rimasti tre concorrenti in gara.

La prima è una fighetta con un vestitino fashion rosa con cordini bianchi che svolazzano qua e là. Vengo subito a sapere che è fidanzata, si è accoppiata selvaggemente con un altro della casa, e che stava già di nascosto con un terzo prima ancora di iniziare; il Bicornuto, invitato in studio, sostiene che "lo fa solo per vincere ma poi ama me".
Due copie esatte del K2 e dell'Everest attaccate al cranio fanno oscillare i riflettori attaccati al soffitto.

La seconda è una delle persone più insignificanti che abbia mai visto. Ed è pure brutta.

Il terzo ha la vitalità di un merluzzo alla griglia; un tatuaggio sul braccio destro tenta di dare una parvenza di figosità.

Prima eliminazione: con fare molto zen, probabilmente imitando una puntata di Dragon Ball, Pesce Lesso tiene le mani di Anonima Cozze e Collezionista di Cazzi in attesa del Giudizio Universale.

Collezionista di Cazzi viene eliminata; abbraccia Anonima Cozze con quel fare taaanto femminile del "Siamo amiche per la pelle ma se potessi ti infilerei nel tritacarne" ed esce di scena.

Io e il padrone di casa, anche lui non esattamente esaltato dallo spettacolo, ci scambiamo un'occhiata. Saltano fuori due bicchieri e iniziamo l'opera di travaso della bottiglia.



SCENA II - EHI, SAPEVATE CHE L'ACQUA E' BAGNATA?


Collezionista di Cazzi arriva in studio, dove la attende Cornificatore II, vestito come un pinguino e con una originalissima rosa rossa.
Si sbaciucchiano per un quarto d'ora con un sottofondo di violini, mentre migliaia di voyeur del piccolo schermo si fanno di rasponi dall'eccitazione. Anche fuor di metafora.

"Cin-Cin"

Fa il mio compagno di sventure, buttando giù il suo terzo giro.
Lo imito, distraendomi dallo spettacolo.

Collezionista di Cazzi, però, non può venir meno alla sua nomea: una volta che telecamere e pubblico si sono sentiti appagati dal romantico quadretto, se ne esce in tutta fretta verso... insomma, ci siamo capiti.
Pinguino con Rosa resta fermo come un baccalà, con la stessa espressione del bambino a cui il bulletto del quartiere ha rubato il lecca-lecca.

Mezzo secondo dopo, con un sincronismo che farebbe impallidire un orologio atomico, tutto l'uditorio femminile esprime il proprio disappunto per la mancanza di happy end.

"Pooooveriiiinoooo!"
Esclamano all'unisono decine di migliaia di individui, accomunati esclusivamente dal doppio cromosoma XX.

Subito dopo, in centinaia di salotti parte l'immancabile discussione, che coinvolge tutto il gentile pubblico: ha fatto bene? Ha fatto male? E' una stronza? Non lo è? Loamavaprimamaoranonloamapiù?

Da noi la discussione dura mezz'ora buona, con le ipotesi più disparate: se avessi detto che l'aveva lasciato perché aveva le mestruazioni forse avrei trovato qualcuno che avrebbe concordato.

Ma certo, restiamo a discutere ore e ore se lei si è comportata da troia o no, poi passiamo a vedere cosa succede se appoggio un fiammifero acceso sulla lingua o se faccio cadere un fermacarte da un chilo sui coglioni; farà male? Non farà male? Chissà. Qualcuno si offre volontario?

"Un altro goccio?"
E cinque.



FINE DEL PRIMO ATTO - QUI IL SECONDO E ULTIMO ATTO


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Scusa se non ti ringrazio, ma oggi è giorno di bucato.


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