giovedì 22 ottobre 2009

Gli stupidi non vincono mai


(Foto: Concorrente del gioco dei pacchi mentre rifiuta un'offerta di 100.000 euro)

A parte un paio di abitanti del sistema di Alpha Centauri (ma su questo ho qualche dubbio), credo che tutti gli esseri senzienti di questo universo siano coscenti dell'esistenza di un programma che si chiama "Affari tuoi" (d'ora in poi, soprannominato "il gioco dei pacchi").

Il gioco dei pacchi, a volerlo descrivere in due qualche riga, si svolge secondo la seguente modalità: dopo che il concorrente ha raccontato la sua triste storia (di solito un pluridisoccupato che vive sotto i ponti da quarant'anni, o una diciottenne che vuole il premio per farsi un lifting alle tette), deve procedere ad aprire vari pacchi, dove sono contenuti i premi che lui non vincerà, e a alla fine apre il suo pacco, quello col suo premio; ogni tanto l'azzeccagarbugli della trasmissione offre una somma certa al concorrente in cambio del suo pacco (fra parentesi, visto che alla RAI non sono fessi, tale offerta è sempre molto, ma molto inferiore al valore atteso dei pacchi ancora a disposizione).

Come è facile capire, il contributo dello spettatore è estremamente limitato, con l'indubbio vantaggio che anche individui dalla capacità intellettuale del capo ultras della curva sud di San Siro possono partecipare al gioco; non è necessario far parte dei mitici campioni di enigmistica o sapere cosa aveva mangiato a pranzo Gandhi il 14 febbraio 1956 (per chi non lo sapesse, la sua reincarnazione aveva consumato un happy meal al McDonalds di Rapid City). L'unico effettivo margine d'azione del partecipante non dettato dal potere del proprio posteriore, è decidere se accettare o meno la benedetta offerta del leguleio.

Bene, io non potrei mai partecipare ad un gioco così.

Mai.

Se non altro perchè chiuderebbe dopo due serate.

Alla prima offerta, infatti, solitamente una somma che supera i 10.000 euro, io avrei accettato senza pensarci due volte, preso la vincita e sarei ritornato ben felice a casa, consapevole di aver guadagnato Xmila cocuzze solamente per fare un po' il coglione, cosa che generalmente faccio gratis.
Durata media della puntata: tre minuti e ventotto secondi. Un tempo che non permette nemmeno lo stacchetto pubblicitario della suoneria con la rana che rutta al ritmo di "Para bailar la bamba" (di cui avevo parlato anche qui).

Fortunatamente il partecipante medio non la pensa come me, e punta al megapremione di cinquecentomilaeuriingettonidoro. E qui arriviamo all'episodio di vita vissuta vero e proprio.

Partecipante di sesso femminile, giovane, incinta, con fidanzato e genitori al seguito. Vuole il premio per comprarsi la casetta piccolina in Canadà e coronare il suo sogno d'amore. Di per sè la motivazione è nobile, ma è raccontata in maniera così stucchevole e melensa che faccio il pieno di antiemetici per continuare a guardare. La situazione non è allieviata dal fatto che quell'idiota del rumorista approfitta della gravidanza della concorrente per far risuonare nell'aere ogni due per tre dei vagiti registrati (ah. ah. ah.); forse quand'ero all'asilo mi avrebbe fatto ridere.

Quando guardo il gioco dei pacchi capisco, dalle decisioni del concorrente, se voglio tifare per la supermegavincita e per il vissero tutti felici e contenti, oppure per i venti centesimi e lo sfascio familiare al suono di "io te l'avevo detto di accettare l'offerta, brutta stronza", così mi metto ad osservare meglio l'andamento della situazione.

La tipa all'inizio ha fortuna: nei pacchi che apre ci sono tutti valori bassi; le vincite da Xmila euro sono ancora sul piatto. Telefona Azzeccagarbugli, offrendo 36.000 eurelli in cambio del pacco.
Beninteso, io avrei preso e sarei andato a casa, la giocatrice continua. Va bene, le probabilità sono ancora a suo favore. Alle urla di incitamento per la coraggiosa decisione non si unisce la madre, che pensa alla dentiera nuova placcata oro che avrebbe potuto comperarsi con la vincita.

Ovviamente uno può avere culo, ma non per sempre: se ne va via qualche vincita grossa, 100.000 euro, 75.000 euro.
Conseguentemente, Azzeccagarbugli abbassa l'offerta, ma non di molto: 30.000 euro. In gioco ci sono sette premi minori o uguali a 30.000 euro e quattro maggiori.

Io comincio a pensare, pensare intensamente, per mandare alla concorrente un messaggio telepatico di questo tipo: "Forza cretina - accetta l'offerta -  non farti fottere - non farti fottere - non farti fottere - una possibilità su sette contro una su quattro - non si può sbagliare - non pensare al tuo stupido sogno del tuo nido d'amore, pensa ai 30.000 verdoni che ti aspettano senza che tu debba muovere un dito - devi solo pronunciare una parola, e cioè..."


"Continuo!" Esclama l'idiota in un tripudio generale. Il fidanzato e il padre gioiscono; la madre, i cui geni evidentemente sono, ahimè, recessivi, prende il fazzoletto e saluta per sempre i soldi che prendono il volo.

Inutile specificare che la tipa in questione alla fine ha vinto 50 euro e la lettera al Presidente della Repubblica è già stata spedita. Gli stupidi non vincono mai.



7 commenti:

  1. Mia madre guarda spesso 'sto gioco.

    Una volta ho visto una tizia accettare 15.000 euro, e venire insultata dal pubblico per questo.
    Voglio un'arma di sterminio. In mano. E libertà di usarla.

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  2. A parte il fatto che dovresti misurare anche l'importo delle vincite oltre alle possibilità, io quel programma che mi tocca vedere perché amato dal padrone di casa LO ODIO!

    Ho capito solo ora come funziona, ma è tremendamente stupido, detestavo già le schede di presentazione ridicole e le cazzate in rima e il pubblico urlone e il buonismo tristista del conduttore, etc...

    Concorde sul prender subito quel che tanta gente onesta non riesce a risparmiare in un anno <_<...

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  3. sempre più soggiogati dall'intrattenimento becero e disimpegnato: il passo da mike bongiorno alla morte celebrale (concetti peraltro associati) è stato breve.

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  4. io non lo guardo ... non ce la posso fa' .. ma il tuo resoconto è carinissimo :-)

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  5. Allora, premesso che non guardo quel gioco, premesso che detesto la lentezza di quel programma (dovuta in parte al presentatore, ma ne parlerò più giù), premesso che detesto il voler a tutti i costi "tirare" le 21.10, premesso che il presentatore è di un monotono allucinante, per la serie "chiama-il-pacco-sbircia-fai-la-faccia-idiota-e-poi-racconta-almeno-3-minuti-3-dico-3-ho-detto-3-di-cazzate-e-questo-per-15-pacchi-almeno", premesso che non capisco perchè vi finiscano più o meno sempre (diciamo al 70/75%) delle belle fiche....direi che la tipa che hai posto in esempio, ha degnamente meritato quei 50 euri, anzi, quando ha aperto il pacco fatale, deve aver sentito il suo ano spaccato da quattro cazzi.
    Ed io avrei riso grassamente.

    p.s.:

    a)ma siamo sicuri che le vincite le paghino in pieno?
    b)siamo sicuri della totale aleatorietà del gioco?

    in fede,

    I.c.

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  6. @Sciuscia: Anche io l'avrei insultata. Ma per invidia.

    @Third Eye: Vera la cosa sull'importo delle vincite, ma in quel caso 50, 500 o zero euro per me sono la stessa cosa.

    @hollerJack: E pensa che al cervello non gli hanno neppure fatto i funerali di stato.

    @Nikka: Grazie!

    @Il Cinista:
    a) Sì. Non mi stupirei se dessero un "gettone di presenza" al concorrente per non fermarsi alla prima offerta.
    b) Dal punto di vista del concorrente, probabile. Dal punto di vista del banco, sicuramente no, e le offerte del leguleio presumibilmente si basano anche su quello che c'è nel pacco del concorrente (non QUEL pacco, razza di maliziosi!).

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  7. http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/151421 <=non so se lo sapevate, ma notizie come queste mi rendon fiero di non pagare il canone (anche perché non ho televisore e se vengono a chiedermelo per il pc o il videocitofono faccio insurrezione).

    Mh e niente male nikka...

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