lunedì 2 giugno 2008

Chi non risika... rosica (Tragedia in due atti) - Atto II



RIASSUNTO DEL PRIMO ATTO

La CIA sta provando su delle cavie l'efficacia delle nuove tecniche di tortura psicologica. Io, un mio amico e una bottiglia di Sambuca affrontiamo con coraggio l'esperimento: la visione della finale del Grande Fratello.

SCENA I - FANTASIA AL POTERE NEL MONDO MODERNO

Uscita Collezionista di Cazzi, a sbarrare la strada fra me e la porta di casa restano soltanto Anonima Cozze e Pesce Lesso.

La cosa che non riesco veramente a sopportare del format "reality" è la capacità di allungare il brodo presentando qualunque stronzata, qualsiasi cazzabubbola, come un evento eccezionale, a cui dedicare interminabili minuti di commenti, e commenti dei commenti, e commenti dei commenti dei commenti.

Tizio starnutisce? Come minimo avrà l'AIDS.
Caio da un bacio a Sempronia? Si pensa già alla data delle nozze e la località della luna di miele.
E' da ben due secondi e mezzo che Gualtiero non guarda il culo della procace figliola che gli sta di fianco? Finocchio al 110%.

Li capisco. D'altronde, quello che vende sciacquapalle da viaggio o bevande dietetichenergeticherizzauccelli al gusto guaranà e peperoncino ha bisogno di un altro stacco pubblicitario in cui infilarci il suo fantastico spot.

Sta di fatto che, invece di dire il nome del vincitore fra striscioni di polivinilcloruro al suono di "We are the champions" e lasciarci a migliori attività ludico-sociali, the show must go on e mi rassegno al mio destino.

Anonima Cozze viene portata nel parlatorio, consultorio, ambulatorio, confessionale, orinale, quel che l'è, perché c'è una grossa sorpresa in arrivo.
Visto che si trattava di una "grossa" sorpresa e che la mia mente era ancora assorta nell'immagine di Collezionista di Cazzi, mi aspettavo qualcosa di, come dire, "priapico"; mi sbagliavo.

Sulla poltroncina c'è un cofanettino. Contrariamente ad ogni logica, banale previsione, il cofanettino in questione non è nè vuoto, nè contiene un gas asfissiante che ucciderà tutti i presenti nel giro di due minuti ma, sorpresa sorpresa, contiene un anello di fidanzamento, tipo quelli che il mitico Baffo vendeva su Telecupole starnazzando come un cappone, almeno prima di andare alla Fattoria a sgranare bestemmie (in ogni caso, gli animali c'entrano sempre).

Fuori dal confessionale, appare un pacco dono gigante di circa due metri per due.

Ora, fermatevi un attimo.
Lo so, lo sento, lo spero con tutte le mie forze. Voi sapete già cosa c'è in quel pacco.
VI PREGO!
Ditemi che anche voi avete letto Topolino da piccoli e avete visto almeno un migliaio di volte che, dopo che Paperino devastava il salotto di Paperina nel tentativo di riparare la presa della corrente al suono di "Lascia fare a me, che queste sono cose da paperi" e i due si mandavano cordialmente a fanculo, sulla soglia di casa di Paperina compariva un pacchetto gigante con dentro Paperino con un mazzo di margheritine in mano, prese dal giardino del vicino mezzo secondo prima.

DITEMI che non avete esclamato di sorpresa (o commentato "Che tenero!" se siete donne) quando avete visto il tipo di Anonima Cozze rompere virilmente la scatola a cazzotti e uscire con l'espressione di quello che ha avuto la pensata del secolo.
Anche solo per farmi contento, ma ditemelo.
Fatemi credere che c'è ancora speranza per questo mondo.

SCENA II - SHALL WE DANCE?


Mi rendo improvvisamente conto che la mia resistenza, al pari del contenuto dell'amica bottiglia, sta praticamente finendo.
Ormai abbiamo perso la cognizione dei bicchierini di Sambuca ingurgitati, anche perché il pallottoliere virtuale nell'area logico-cognitiva del nostro cervello trova difficoltà a contare fino a sei.

La mattanza cerebrale continua. E' il turno di Pesce Lesso.
"E' mio! E' mio!" urla Dario Argento davanti allo schermo di casa sua; stava giusto cercando un Principe degli Zombie per il suo prossimo film.

"Oddio! Oddio!" penso io, non osando prevedere la prossima mossa di quel pervertito dello sceneggiatore.

Una figura misteriosa si pone davanti a lui; faccio appello alle forze celesti, a quelle infernali, all'Arcangelo Gabriele, a Belzebù, a Shiva, a Loki, al Gran Sacerdote Raeliano, all'OT-NumeroSarcazzo di Scientology che sia l'omino che deve annunciare il vincitore della serata e, contemporaneamente, porre fine alla mia passione, manco fossi in un film di Mel Gibson.

Invece no. E' una gnocca. Un attenta osservazione permette di identificarla come Anna Falchi.
I miei amici mi svelano subito che Pesce Lesso è un suo fan e che desiderava incontrarla.
Parte subito il totoscommesse sul compenso necessario per smuovere il culo falchesco dalle braccia (o meglio, mani) dell'amato... consorte; partono le prime ipotesi: ventimila euro, quarantamila, centomila.

Niente male, per una serata in pescheria.

Dopo aver eseguito una specie di spogliarello e suggellato desideri onanistici a tutti gli astanti, la Falchi prende le mani di Pesce Lesso e inizia quello che dovrebbe essere un ballo.

Ora, voi tutti sapete che ci sono certe cose che non sono concepite per certe attività.
Usare un fiammifero per illuminare una santabarbara può comportare qualche rischio, mettere acido muriatico nella pistola ad acqua potrebbe seccare qualcheduno, saggiare la resistenza della copertina di un rarissimo libello del seicento sulle mascelle del vostro cane sembra sia sconsigliabile, riparare un aereo con del nastro adesivo potrebbe non soddisfare le aspettative dei passeggeri.
Allo stesso modo, danzare con un manico di scopa non è il massimo del divertimento.

Voi direte: non la pagano per divertirsi, ma per far credere a Pasce Lesso di essere un figo della madonna; il venditore della suoneria della rana che rutta al ritmo di "Para bailar la bamba" non ha acquistato al prezzo di un suo rene lo spazio pubblicitario immediatamente successivo per migliorare le capacità ballerine dell'Anna, ma per imbambolare quanto basta il pubblico maschile in modo da convincerli a prendere il loro beneamato Nokia placcato oro Dolce&Gabbana e spendere due euro al picosecondo per poter mostrare agli amici la suoneria più trendy del momento.

Tuttavia, a distanza di giorni, mi chiedo ancora se, fra tutte le attività possibili e immaginabili, dalla partita a briscola chiamata al free-climbing degli studi Mediaset, abbiano scelto proprio il ballo consci che era l'attività che Pesce Lesso sapeva fare peggio.
Pensavo che la Corrida fosse sull'altro canale.

"Versamene un altro goccio."
"E' vuota."




SCENA III - EPILOGO


Un mio amico mi chiede il cellulare; sono troppo instupidito, non so se dall'alcool o dal programma, per chiedergli cosa vuol farne, ma fortunatamente lo sono anche da non distinguere il mio cellulare; gliene passo un altro.
Più tardi scoprirò che voleva votare per il vincitore del Grande Fratello, ovviamente senza spendere soldi.
Phew.

Pesce Lesso vince. I miei amicici ne hanno abbastanza.
Non formulavo un "Alleluja" dai tempi della Cresima.

Tv spenta, il padrone di casa nonché mio compagno di brindisi a base di Sambuca fa appello ai frammenti di lucidità e compostezza rimasti e ci mette alla porta.

Mi avvio verso casa. Contrariamente ad ogni previsione ci arrivo sano, senza aver steso qualcuno con il mio alito che emana etanolo a livello sub-molecolare, e soprattutto con le mie gambe e non con quelle del barelliere del 118.

La notte non passa bene, sogno che il mio amico mi chiama e mi invita a vedere l'inizio del Grande Fratello 9: concorrenti un transessuale di cinquant'anni, una ragazza che sostiene di parlare con Gesù, un pluriomicida seriale che ha ottenuto di passare gli arresti domiciliari nella casa, un immigrato clandestino perché non sono razzisti, un trentenne esperto mondiale di petotecnica, il leader dei tamarri di Quarto Oggiaro, una dodicenne che vuole il premio per rifarsi le tette.

Mi sveglio di soprassalto, imperlato di sudore; se ci ho azzeccato, per favore fatemelo sapere.

Almeno la prossima volta sarò pronto. Con una buona scusa.



3 commenti:

  1. Perché il tuo miglior post (assieme all'altro) ha zero commenti?

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  2. Perchè era il secondo post di questo blog, e a qui tempi l'unico lettore ero veramente solo io che premevo il tasto F5.

    Per quanto riguarda la qualità, sì, le esperienze di vita vissuta rendono molto meglio, ma purtroppo quelle adatte ad essere bloggizzate non sono così frequenti. E non ho intenzione di impazzire davanti al GF per ovviare alla cosa.

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  3. Dài, fallo per me.
    Impazzire davanti al Gièffe, intendo.

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Se hai qualcosa di abbastanza puerile, faceto e privo di senso da dire, accomodati.